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Presentazione progetto Mondi Possibili
laboratorio coi ragazzi dai 8 a 13 anni
Il lavoro è caratterizzato dalla metodologia che la compagnia sta ricercando tra danza, teatro e scrittura: Contact improvvisation, manipolazione fisica, Devised work, real time composition sono punti di partenza della ricerca performativa del gruppo.
La metodologia di lavoro è caratterizzata da tre fasi diverse:
Approfondire la consapevolezza fisica attraverso il movimento. Il contatto con un altro corpo e le possibilità che questo ha verso un personale riconoscimento di sé e dei propri limiti. Un energico ma accurato lavoro fisico andrà a sciogliere le eventuali tensioni e a potenziare la reattività al fine di utilizzare al meglio lo strumento che si ha a disposizione. Attraverso il contact e la manipolazione si arriverà a «riscaldare il corpo». L’allenamento avrà comunque e sempre una direzione creativa, diverso da un semplice allenamento muscolare.
L’improvvisazione è l’elemento caratterizzante di questa fase di lavoro volto alla creazione di una «persona» partendo dal movimento del corpo per arrivare alla definizione di ogni sua più piccola caratteristica psicoemotiva attraverso l’improvvisazione armata e l’uso delle caratteristiche proprie di ogni partecipante. Il performer si ritroverà ad avere a che fare con il concetto di loop, ripetizione del gesto artistico fino alla scoperta di nuove risorse interiori. I partecipanti saranno chiamati a rispondere fisicamente ad una sorta di griglia di istruzioni (o compiti) che dovranno assolvere come in un percorso segnato. Concluso il percorso i partecipanti lo riaffronteranno rispondendo alle stesse istruzioni, ma in modo differente.
La terza fase è contraddistinta dalla rielaborazione dei materiali agiti che confluiranno in un testo scritto che sia contenitore delle due esperienze sviluppate e dei materiali che il singolo partecipante vorrà elaborare.
L’obiettivo che il progetto si pone è quello di creare dei modelli di nuovo sviluppo sostenibile attraverso percorsi artistici che vengano delineati dalla cittadinanza, con particolare riguardo a quella fascia d’età che comprende la cittadinanza attiva di domani.
Il progetto intende creare un dialogo con bambini dagli 8 ai 13 anni su alcune parole chiave quali utopia, impossibile, possibile, vietato, violento e crisi. In un mondo sempre più digitalizzato anche i bambini vengono quotidianamente a contatto con questi termini ed hanno spesso accesso ad un mondo adulto per loro incomprensibile e foriero di confusione. il progetto Mondi Possibili intende fornire una lettura della realtà per i piccoli protagonisti, cercando di fornir loro gli strumenti per una interpretazione della realtà ritagliata su di loro. Il contributo che i bambini daranno costituirà la base per un dialogo costruttivo e soprattutto bidirezionale su temi delicati e sentiti da ogni generazione.
Il pretesto drammaturgico è molto semplice: un gruppo di bambini decide di conquistare e di diventare il creatore di un nuovo mondo, fondato su nuove regole e nuove leggi. Affronterà, venendo a contatto con concetti come gioco e responsabilità, tutto quello che comporta la costruzione di nuovi scenari determinati da vere e proprie «regole», attraversando, spesso anche involontariamente, strutture che potranno assomigliare a forme di potere già sperimentate (dittatura,democrazia, etc) e forse trovandone di nuove.
Ogni incontro si suddivide fondamentalmente in quattro fasi:
l'incontro: attraverso il gioco dello specchio e senza parole si proverà subito a condurre i bambini verso un luogo «altro»,differente da quello con il quale sono abituati a relazionarsi,un posto che possa avvicinarsi il più possibile al concetto di magia, di «possibile».
Musica e imitazione: riscaldamento fisico attraverso il gioco dell’imitazione e l’uso della musica. È una fase che parte e si conclude con un ritmo che continua a crescere fino ad arrivare ad un climax. Le parole sono usate il meno possibile, sono solo le «indispensabili».
La creazione: si entra nella fase più specifica del tema del percorso scelto. Ci si confronta, si scrive, si prova a costruire facendo.
Il saluto: si saluta lo spazio in cui ci si trova e si abbandona il luogo «magico». Lo si ritroverà al prossimo incontro.

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