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Progetto di rete: compagnie amiche

Nel corso degli anni abbiamo instaurato  con alcune compagnie dei legami basati su una stima reciproca  e sul desiderio di unire le forze e le competenze che ci contraddistinguono. Primo fra tutti è il GREEN BOX, uno spazio situato in San Salvario a Torino, quartiere che già per sua natura è contenitore di culture differenti che entrano in contatto. Lo spazio è accogliente e ampio, gestito da Thomas Pepino con estrema cura e interesse affinché ogni dettaglio sia portatore di impegno e fiducia verso il materiale artistico che sceglie di ospitare. E’ nostro interesse poter offrire lo spazio ad altri membri I.E.T.M. che abbiano bisogno di uno spazio accogliente per effettuare una residenza creativa, o sviluppare un progetto con la possibilità di presentarlo in forma di studio davanti al pubblico torinese.
Quest’anno abbiamo deciso di  essere noi stessi promotori di alcune compagnie di cui stimiamo il lavoro e il pensiero che con tenacia stanno cercando di divulgare, dando vita a TRIAGE- RASSEGNA TEATRALE DI PRIMO SOCCORSO con cui, in forma totalmente indipendente, abbiamo potuto dare la possibilità di esibirsi nella nostra città a La Piccola Compagnia Dammacco, diretta da Mariano Dammacco che abbiamo ospitato con lo spettacolo «L’ultima Notte di Antonio» Paolo Faroni  attore e drammaturgo, con «Grasse Risate Lacrime Magre», Alberto Gozzi professore e veterano della radio italiana degli anni ‘70 e portavoce del gruppo RadioSpazioCreativo.
Infine la compagnia SudateStorie di Cristian Castellano con la quale abbiamo collaborato nella messa in scena dello spettacolo «CHIAMANO BINGO!»  il cui argomento sulle dipendenze da gioco ha portato l’incontro sinergico con il dipartimento asl To3 - Patologia delle dipendenze - e la consulenza diretta con i dott. Paolo Jarre e la dott.ssa Marzia Spagnolo.
Costruire una nuova rete di condivisione di pensiero, prima ancora di lavoro e circuitazione degli spettacoli, che tenda sempre di più a diventare un movimento, è uno dei nostri desideri più forti, soprattutto in momento storico e in un paese come l’Italia, in cui tutto il sistema culturale necessiterebbe di una radicale riforma e riscoperta di valori artistici primari.

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